Alla Madernassa Risotrante & Resort 2* Michelin di Guarene, nel Roero, è stata inaugurata la nuova carta

Tre i percorsi degustazione, di cui uno dedicato all’oro locale, il Tartufo Bianco d’Alba

Dopo un lungo e consueto lavoro di ricerca, lo chef alla guida del ristorante che lo scorso novembre si è appuntato il secondo importante riconoscimento sul petto, ha presentato il nuovo menu. “Per la nuova carta abbiamo scelto di confermare il Menù MAD 100%Natura, un racconto dell’evoluzione della cucina attraverso il concetto di neurogastronomia e l’approccio che ho nei confronti della natura, e di ufficializzare due novità”. La prima è il percorso Voyage che ripercorre i momenti più significativi degli ultimi dieci anni della sua vita in viaggio, e la seconda è l’attesissimo omaggio al pregiatissimo Tartufo Bianco d’Alba, il Best of Oro Bianco. “Ogni volta che Michelangelo presenta un nuovo menu” ha commentato in rappresentanza della proprietà, Fabrizio Ventura “non vedo l’ora di scoprire cos’ha creato. La sua mano riesce sempre a mettere in risalto le sfumature degli eccellenti ingredienti che utilizza”.

BEST OF ORO BIANCO

È arrivata la stagione del tartufo e, come da consuetudine al Ristorante e Resort La Madernassa, il menu a lui dedicato. “Ogni volta che arriva l’autunno ripenso alla fortuna che ho di poter vivere in questo meraviglioso contesto naturalistico” ha commentato lo chef. “Il Tartufo Bianco d’Alba è un prodotto di rarissimo pregio e, averlo a disposizione per l’utilizzo in cucina, è per me motivo di grande responsabilità. Quando si ha una materia prima di questa caratura, è bene ritoccarla il meno possibile, per poterne esaltare nel piatto le sfumature migliori”. Quest’anno, i percorsi tematici ideati dallo chef prevedono rispettivamente quattro o sei creazioni con un dessert alla carta e 4 o 5 calici di vino “Dal Roero alle Langhe” selezionati dal sommelier in abbinamento. Tra i piatti proposti, troviamo S’8terra, una fricassea di chiocciole di Cherasco con mousseline di patate della Bisalta e infusione alla icterina, Attesa d’oro, un velo di albume d’uovo con tuorlo confit in olio di Prosciutto crudo di Cuneo, Radici, un risotto cotto in estrazione di sedano rapa con infusione leggera al caffè Huehuetenango, e Fish & Chicken, un rombo cotto in concentrazione di pollo arrosto e porro alla cenere.

MENÙ VOYAGE

Il secondo menu degustazione ripercorre i momenti più importanti dei viaggi effettuati dallo chef negli ultimi dieci anni. È un condensato di sapori, erbe, tecniche e usanze scoperte durante i numerosi chilometri macinati. È un percorso di sette portate che tocca i culmini di maggior espressione in tre passaggi della degustazione: la Bresaola, una barbabietola cotta come uno shawarma con infusione leggera alla bagna cauda, il Canto-piemontese, ravioli dumpling e brodo dashi come un bollito piemontese, e L’essenziale per essere felici, un classico della cucina dello chef in cui i sapori di una merenda dell’infanzia – pane, burro e cioccolato - vengono ricreati con un biscuit al cioccolato e fava di tonka e una crema di pane fermentato cotto in forno a legna. In abbinamento vi è la possibilità di optare per il vino (7) o lo champagne (5).

MENÙ MAD100%NATURA

Il terzo percorso di degustazione è il rinnovato Menù MAD100%Natura, un racconto dell’evoluzione della cucina dello chef, in dieci creazioni. Il viaggio culinario si fonda su un aspetto importantissimo nella cucina, la neurogastronomia. La scienza, che si occupa dello studio della percezione del sapore e dei modi in cui questa influenza la cognizione e la memoria, si è insediata nella mente dello chef dal giorno in cui ne ha parlato per la prima volta con la psicoterapeuta Francesca Collevasone. Da quel momento, l’obiettivo di riportare in tavola alcuni sapori della sua infanzia e di ricreare nei clienti le stesse sensazioni si è avverato. Assieme a questo concetto, l’altro pilastro della cucina su cui si fonda il Menù, è l’approccio alla natura. Nel percorso, in cui si ripete la formula di abbinamento del Voyage, non mancano prodotti ittici, delle montagne, della caccia, dell’orto e delle colline.

CARTA VINI

La scelta delle etichette in abbinamento porta la firma del sommelier Alessandro Tupputi. “Accompagnare un vino, a un piatto di Michelangelo è per me sempre una bella sfida”. Per il nuovo menu autunnale, la proposta delle etichette in abbinamento ha ricalcato la strada che il sommelier e maître del ristorante sta portando avanti da tempo. A fianco della scelta convenzionale, si sta facendo sempre più strada l’offerta di vini biologici e naturali, ai quali è stata dedicata una carta ad hoc. “Penso che il futuro del vino debba passare da un ritorno alla terra e quindi a un legame più diretto con il frutto. In questo modo, verrà premiato chi saprà lavorare l’ottima materia prima di partenza, esaltandone al meglio le caratteristiche”.